Oncologia Ginecologica
Le neoplasie dell’apparato genitale femminile interessano soprattutto l’utero (cervice e endometrio), l’ovaio e in misura minore vulva e vagina.
Il carcinoma dell’endometrio è al quarto posto tra le neoplasie femminili (4,8%) dopo mammella, colon-retto e polmone.
I tumori ovarici comprendono una serie di neoplasie eterogenee che originano da diversi tessuti ovarici.
Il tumore della cervice segue quello dell’ endometrio per incidenza e ha un’origine infettiva dovuta al papilloma virus (HPV).
Il tumore del collo dell’utero è una malattia che ancora oggi in Italia colpisce migliaia di donne, anche giovani. Fortunatamente lo screening con Pap test o HPV test permette di individuare lesioni in fase molto precoce, ma le decine di migliaia di donne che ogni anno ricevono la risposta di un test di screening anormale devono, comunque, sottoporsi ad esami di approfondimento e in alcuni casi a piccoli interventi chirurgici.
E’ stato dimostrato che il virus del papilloma umano (HPV) è la causa principale del tumore del collo dell’utero ed è stato identificato nella quasi totalità dei cancri invasivi.
Il virus è responsabile delle alterazioni nel Pap test che, se non individuate e trattate precocemente, possono degenerare in cancro. Inoltre l’infezione persistente da HPV è responsabile di percentuali variabili di altri tumori: vagina, vulva, ano, pene, cavo orale coinvolgendo pertanto anche il sesso maschile.
Infine il 90% dei condilomi acuminati è dovuta l’infezione virale con i ceppi di HPV 6 e 11.
Oncologia Ginecologica
Le neoplasie dell’apparato genitale femminile interessano soprattutto l’utero (cervice e endometrio), l’ovaio e in misura minore vulva e vagina.
Il carcinoma dell’endometrio è al quarto posto tra le neoplasie femminili (4,8%) dopo mammella, colon-retto e polmone.
I tumori ovarici comprendono una serie di neoplasie eterogenee che originano da diversi tessuti ovarici.
Il tumore della cervice segue quello dell’ endometrio per incidenza e ha un’origine infettiva dovuta al papilloma virus (HPV).
Il tumore del collo dell’utero è una malattia che ancora oggi in Italia colpisce migliaia di donne, anche giovani. Fortunatamente lo screening con Pap test o HPV test permette di individuare lesioni in fase molto precoce, ma le decine di migliaia di donne che ogni anno ricevono la risposta di un test di screening anormale devono, comunque, sottoporsi ad esami di approfondimento e in alcuni casi a piccoli interventi chirurgici.
E’ stato dimostrato che il virus del papilloma umano (HPV) è la causa principale del tumore del collo dell’utero ed è stato identificato nella quasi totalità dei cancri invasivi.
Il virus è responsabile delle alterazioni nel Pap test che, se non individuate e trattate precocemente, possono degenerare in cancro. Inoltre l’infezione persistente da HPV è responsabile di percentuali variabili di altri tumori: vagina, vulva, ano, pene, cavo orale coinvolgendo pertanto anche il sesso maschile.
Infine il 90% dei condilomi acuminati è dovuta l’infezione virale con i ceppi di HPV 6 e 11.
I servizi offerti dal centro sono:
- Colposcopia
- Vulvoscopia
- Peniscopia
- Biopsie mirate
- DTC
La colposcopia, vulvoscopia, peniscopia consiste nella visione ingrandita e ravvicinata di cute e mucose genitali dopo l’applicazione di acido acetico al 3-5%.
Con questo esame è possibile diagnosticare sia lesioni cliniche (come i condilomi floridi anogenitali, causati solitamente da papillomavirus a “basso rischio” come per es. HPV 6 e HPV 11), sia lesioni subcliniche (come le lesioni pretumorali di cervice uterina, vagina, vulva e ano, causate perlopiù da papillomavirus ad “alto rischio” come per es. HPV 16, HPV 18 o altri tipi).
Non sono evidenziabili eventuali lesioni latenti o pregresse : le prime infatti si diagnosticano con test di biologia molecolare (HPV test), mentre le seconde con il dosaggio degli anticorpi specifici.
La colposcopia prevede anche l’esecuzione della vulvoscopia e viceversa. La peniscopia è invece l’esame del pene talvolta consigliabile nei maschi per la
diagnosi e il trattamento dei condilomi floridi o di lesioni pretumorali (denominate PEIN) che raramente possono verificarsi anche nel sesso maschile.
La colposcopia, vulvoscopia, peniscopia consiste nella visione ingrandita e ravvicinata di cute e mucose genitali dopo l’applicazione di acido acetico al 3-5%.
Con questo esame è possibile diagnosticare sia lesioni cliniche (come i condilomi floridi anogenitali, causati solitamente da papillomavirus a “basso rischio” come per es. HPV 6 e HPV 11), sia lesioni subcliniche (come le lesioni pretumorali di cervice uterina, vagina, vulva e ano, causate perlopiù da papillomavirus ad “alto rischio” come per es. HPV 16, HPV 18 o altri tipi).
Non sono evidenziabili eventuali lesioni latenti o pregresse : le prime infatti si diagnosticano con test di biologia molecolare (HPV test), mentre le seconde con il dosaggio degli anticorpi specifici.
La colposcopia prevede anche l’esecuzione della vulvoscopia e viceversa. La peniscopia è invece l’esame del pene talvolta consigliabile nei maschi per la
diagnosi e il trattamento dei condilomi floridi o di lesioni pretumorali (denominate PEIN) che raramente possono verificarsi anche nel sesso maschile.